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Coppa Italia 1984/85, Finale, ritorno - Genova, 3 Luglio 1985

Sampdoria-Milan 2-1

41' Mancini (r), 61' Vialli, 66' Virdis

SAMPDORIA: Bordon; Paganin, Renica; Pari, Vierchowod, L.Pellegrini; Scanziani, Souness, Mancini, Salsano (88' Casagrande), Vialli. All.: Bersellini.

MILAN: Terraneo; Baresi (77' Evani), Russo. (46' Scarnecchia); Icardi, Di Bartolomei, Tassotti; Incocciati, Wilkins, Hateley, Battistini, Virdis -All.: Liedholm

3

Luglio 1985, la "prima volta".

E’ impossibile che un Vero Sampdoriano che abbia vissuto quei tempi non ricordi quel giorno come il più bello vissuto al fianco dei 4 Colori. La SAMPDORIA di Paolo Mantovani quel dì iniziò a schiudere il suo bocciolo lasciando intravedere un fiore fantastico costituito da molti petali che da quel giorno per un ciclo durato quasi 10 anni ci regalò quelli che furono gli anni sportivi più belli e probabilmente irripetibili…se non altro perché vissi quell’epoca a cavallo dei 20 anni, i più belli dell’esistenza perché si lascia l’infanzia tuffandosi nell’età adulta con candida incoscienza e la consapevolezza di un lungo futuro, messo lì, davanti a noi.

Quella giornata iniziò al mare, di mattina presto, ai 5 Maggio di Quarto dove arrivai con la sciarpa al collo. Dentro c’erano i miei Amici di gradinata: Roberto, Angelo, Gippo, Lollo, tutti pazzi di eccitazione per quello che sarebbe accaduto in quella giornata.
Feci il bagno in mare con la sciarpa. Ricordo una bellissima ragazza dai capelli scuri che si mise a sorridere nel vedermi tuffare con quel vessillo indossato. Naturalmente io mi avvicinai per spiegarle il motivo di quella sciarpa, lei annuii e mi fece un gesto di approvazione. Cercai di approfondire l’amicizia... ma il 2 di picche seppur cortese arrivò puntuale come la bolletta del telefono.

Chissenefrega! Quel giorno non c’era spazio per altro…c’era SOLO la SAMPDORIA, Fra poco parto, vado là alla Festa delle Feste….e il 2 di picche se lo beccano i rossoneri, pensai allegramente!. Così fu. Una doccia, un panino, l’inseparabile sciarpa rigorosamente al collo, bandiera legata in vita e via! Esco dallo stabilimento, prendo il 15 e mi dirigo verso lo stadio sotto le note di “You spin me around” dei Dead or Alive, la top musicale del momento.

Fuori, nei balconi è tutta una bandierata; una città fasciata di blucerchiato. Negli anni successivi ne avremmo viste tante di feste come quella, ma quel giorno era la prima volta; fino ad allora non avevamo vinto nulla…..proprio nulla, e il solo pensiero di quella Coppa alzata al cielo mi pareva un Sogno quasi impossibile. Arrivai allo stadio presto, penso prima delle 18. Volevo essere lì, al mio posto senza correre alcun rischio.

C’era Boso, nel parterre insieme agli altri Ultras che parlavano fra loro su come sistemare la Gradinata. I tamburi erano già ben sistemati, tutti in riga. Non mi permisi di entrare nei loro discorsi, chiesi loro se potevo aiutare….Boso mi disse “Tu pensa a cantare nan!” quella frase mi è rimasta impressa negli anni. Ma l’invito di Boso sarebbe comunque stato accolto anche se non me lo avesse fatto. Era impossibile, quella sera non cantare.

La partita ha regalato la festa che tutti aspettavamo. Il goal su rigore del Mancio sotto la Sud e poi il raddoppio del futuro gemello Vialli diedero il “la” alla Festa. L’inutile goal del milanista Virdis passò ai più inosservato. Ormai si attendeva solo il triplice fischio, quello che ufficializzava la fine di quel vuoto nella voce “Albo d’Oro”.

I tre fischi non si fecero attendere ed un boato liberatorio salutò la fine di una Stagione da Favola. Il Sogno è Reale: la SAMPDORIA ha vinto il Primo importante Trofeo della sua giovane Storia, a 39 anni di distanza dalla sua nascita. Siamo alla consacrazione. L’immagine di Scanziani che alza in cielo la Coppa Italia; il momento più atteso da tutti, quello che ogni Sampdoriano ha Sognato dal momento in cui si sarebbe capito che ce l’avremmo fatta.

Il giro di campo con la Coppa al cielo è stato salutato dai cinquantamila di Marassi con la Gioia che Voi potete ricordare….od immaginare se non avete avuto la fortuna di vivere quegli istanti di prima persona. Poi tutti fuori, a far festa fino all’alba.

Il ricordo è Piazza De Ferrari stracolma di Bandiere e di Sampdoriani in delirio. Io mi tuffai nella vasca, vagavo impazzito di gioia come una pallina da flipper fra via XX Settembre e Piazza De Ferrari. Ero ubriaco, pieno saturo di birra, non ricordo molto di quella festa proprio per il mio stato di ebbrezza ma posso dire di avere vissuto quelli istanti di Immensa Felicità in modo intensissimo e adesso, 19 anni dopo ricordo quel giorno, quella notte e i giorni che l’hanno preceduta come se fosse successo ieri.

E’ diventato bagaglio della mia Storia e non provo alcuna malinconia. Solo Gioia per un “pezzo di Storia” vissuto al fianco della SAMPDORIA. L’Amore non è cambiato, l’entusiasmo nemmeno. Ora ho 6 taglie in più di allora…ho la pancetta e qualche capello bianco (forse più di “qualche” ), ma se chiudo gli occhi e penso a quel 3 Luglio del 1985 è un attimo a ritornare un ragazzino incosciente che scavalca i cancelli pur di poter raggiungere i Colori che Ama.

E in 19 anni l’Amore che sento dentro per questi 4 Colori non è cambiato nel modo più ssoluto, è cresciuto come sono cresciuto anche io, in questi anni; e continuerà a crescere ancora, anno dopo anno, decennio dopo decennio.

Quel giorno non sapevo che in 10 anni avrei avuto gioie indescrivibili, non sapevo ancora che entro qualche anno avrei quasi toccato il tetto del Mondo con quei 4 Colori dello Spirito. E’ successo. E sorridendo ancora oggi posso proprio confermare quello che scrisse qualche anno dopo il rapper Jovanotti. E’ proprio vero……”Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un

Sogno… sono fortunato perché non c’è niente che ho bisogno” Io Aggiungo…sono Sampdoriano… cosa voglio di più???

Life is Wonderful!

by Axel

Tore

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