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Serie A, 3° giornata, Cagliari, 27 Settembre 1998

   Cagliari-Sampdoria 5-0  

6' Kallon, 55' Muzzi, 68'Vasari, 75'Kallon, 77'Berretta

Cagliari (3-5-2): Scarpi, Zebina, Zanoncelli, Grassadonia (72' Lopez), Vasari . Berretta  (84' Cavezzi), O' Neill, De Patre, Macellari, Muzzi (82' Caruezzo), Kallon. (22 Franzone, 6 Centurioni, 18 Esposito, 24 Lonstrup). All. Giampiero Ventura.

Sampdoria (4-4-2): Ambrosio, Mannini (72'Iacopino), Nava, Grandoni, Sakic , Balleri (57' Cate'), Franceschetti, Laigle (87' Castellini), Sgro', Ortega, Palmieri. (22 Fuselli, 27 Pesaresi, 19 Vergassola, 16 Cordoba). All. Luciano Spalletti.

In una partita carica di ricordi (il debutto dei sardi in A avvenne il 27 settembre 1964 proprio contro i liguri, 1-1 il risultato finale con gol di Riva e Barison) il Cagliari affonda la Sampdoria con un punteggio (5-0) che alimenta le voci su pericoli di scricchiolii della panchina di Luciano Spalletti.  

A rendere piu' amara la domenica dei tifosi doriani c'e' poi l'immagine festante di uno degli uomini-partiti, Mohamed Kallon, che l'anno scorso giocava nelle fila dei cugini del Genoa. Proprio il giovane attaccante originario della Sierra Leone (compira' 19 anni tra una settimana), infatti, ha aperto le marcature (sfruttando dopo appena 40'' un'indecisione del pacchetto arretrato ospite) e segnato anche il quarto gol, oltre a risultare decisivo in occasione del terzo di Vasari (grande assist di testa). 

Se quella della Samp e' stata una disfatta su tutta la linea (difficile in una partita del genere trovare attenuanti o singoli, per non dire reparti, da salvare), e' dipeso anche dalla grande giornata del Cagliari come complesso. Al di la', infatti, di alcune prove individuali sopra la media (a cominciare da Vasari, che ha coronato col primo gol in serie A un'altra prova di spessore, per non dire del solito Muzzi, implacabile sotto rete), la vera differenza che si e' notata oggi e' stata proprio nel gioco d'assieme. 

Da una parte, infatti, si e' vista una squadra - nella migliore accezione del termine - mentre dall'altra c'era solo un gruppo di giocatori senza nerbo, abulici, portati a cercare le giocate individuali. Fin dal fischio d'avvio, quindi, si e' intuito che per la partita aveva uno sbocco quasi scontato, stante anche l'assenza nelle fila degli ospiti di Montella, l'unico elemento di spiccata personalita' in fase conclusiva.

Cosi' dopo essere passati in vantaggio, i padroni di casa non hanno tirato i remi in barca, ma hanno continuato a pressare, soprattutto a centrocampo dove e' apparsa subito molto fragile l'azione di filtro degli uomini di Spalletti. Chiuso il tempo col minimo vantaggio, gli uomini di Ventura non hanno accusato cali all'inizio della ripresa ed hanno chiuso il conto al 10' col raddoppio di Muzzi.

A quel punto, infatti, i blucerchiati sono apparsi svuotati e hanno definitivamente mollato dal punto di vista della concentrazione. Davanti al povero Ambrosio (sostituto, non senza colpe, di Ferron) si sono aperte autentiche voragini e lo sparuto gruppo di tifosi della Samp assiepati sotto la curva sud ha assistito incredulo alla rese senza condizioni dei propri beniamini. Per Spalletti si profila una settimana difficilissima, mentre Giampiero Ventura puo' cominciare a sorridere: le prime prove hanno mostrato che il Cagliari in A non e' un intruso.

I doriani al Sant'Elia.