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Serie B 2001/02, 37° giornata

Vicenza-Sampdoria O-1

41' Bernini

VICENZA (3-5-2): Sterchele, Fissore, Adami, Rivalta, Maggio, Zanetti, Marcolini, Sgrigna, Paoli (33' st Rostirolla), Schwoch, Margiotta (15' st Kader). (Panchina: Lirussi, Ferrari, Guastalvino, Roverato, Nodari). 

SAMPDORIA (3-5-2): Mondini, Conte, Grandoni, Lanna; Zivkovic, Sanna, Marcolin, Bernini, Sakic; Flachi, Luiso (78' Possanzini). 
(Panchina: Casazza, Strada, Esposito, Tricarico, Stendardo, Jacopino). 

Emozionante anche oggi sentire la partita in real player sulle frequenze di Radio Babboleo dal mio laboratorio universitario in Germania, mentre tutti i tedeschi si godono la giornata di sole negli immensi giardini fioriti.

Sotto un autentico diluvio che ha ridotto il campo ad un acquitrino, la Sampdoria conquista a Vicenza i punti che valgono la matematica salvezza. Una vittoria meritata quella della formazione di Bellotto che, oltre a segnare la rete decisiva con Bernini, è andata più volte vicina al gol. Se il passivo non è stato più pesante, il merito è sicuramente del portiere Sterchele, decisivo in almeno quattro occasioni. A fine partita grande festa in casa blucerchiata per un vittoria che mette fine alle paure delle ultime settimane.

E così è archiviato il campionato! Chi avrebbe detto un mese fa che quella Samp derelitta e svuotata avrebbe imboccato una serie di 10 punti in 4 partite? Miracoli… non dubitavamo sul potenziale, ma le motivazioni ormai sembravano perse ed il gruppo sfasciato. La partita di ieri non era facile e la Samp l´ha affrontata col piglio giusto, tipico di chi deve tirarsi fuori dai guai al più presto. Poi Vicenza e stato storicamente un campo ostico, quindi non sottovalutiamo questi tre punti.

Ora non rimane che chiudere in bellezza. Mi spiacerebbe perdere col Siena per diversi motivi: intanto si finirebbe ad un solo punto dalla quota retrocessione e la cosa non sarebbe tanto piacevole. Alcune squadre potrebbero sorpassarci, e poi sarebbe la sesta sconfitta  interna e sarebbe troppo anche per la pessima Samp di questo anno! Quindi, ci dispiace Siena ma i tre punti saranno da sudare, sperando nella buona fede dei nostri…

Tore

Commento di GIANMAURO ANNI ( http://www.sportquotidiano.it/sportquot/2001/01/partita/2001_02/19_samp/partita.htm)

Più che una partita una… arrivata. Arrivata alla fine, finalmente, di un campionato fallimentare che alcuni si ostinano a ritenere… positivo: non sappiamo per chi, se non per le tasche degli addetti ai lavori che lo stipendio lo hanno comunque incassato! Ricordiamo benissimo: era la terza o quarta giornata del ritorno quando prima dalla curva Nord e poi da tutto lo stadio era partito il grido: "la pri-ma-ve-ra, vogliamo in campo la pri-ma-ve-ra". C’è voluto tutto un girone perché lo "staff" di via Schio si accorgesse che aveva ragione la gente, quell’ immaginario collettivo che sempre, dicasi sempre, ha mille e una ragioni in più del più intelligente ed importante allenatore, ds, dg e persino… tg, con quest’ ultima sigla comprendendo il variegato mondo del giornalismo che gravita attorno al calcio (nessuno escluso, pertanto nemmeno il… sottoscritto).

Il Vicenza che manda in campo i "primavera" poteva essere l’unica opportunità del dopo-Fascetti, vale a dire dal giorno in cui lo "staff" si è accorto che Fascetti era… Fascetti. Bella scoperta, direte voi. E invece gli "scout", gli esploratori di via Schio e dintorni, non lo sapevano. Avrebbero dovuto fidarsi del… Panini, vale a dire della Bibbia del calcio in cui sono riportati solo numeri, piazzamenti, retrocessioni, promozioni e via discorrendo? Secondo noi sì, giusto come avevano fatto quando lo hanno preso. E invece no: hanno seguito il proprio fiuto, le proprie convinzioni calcistiche, e ne è derivato un pastrocchio (per di più all’insegna del risparmio, del facciamo in casa con quel che abbiamo) senza senso che non fosse quello dell’ arriviamo al più presto alla fine, possibilmente salvi ("Stranamente salvi – tuonava uno striscione della nord – abbiate il pudore di non festeggiare").

Salvi ma… stracchi, cotti. Cotti e… velenosi, come l’acqua dei rubinetti della zona (altro striscione: "Fate cag… come l’acqua dello stadio) al punto di rifiutare alla fine la consegna della maglia a quei pochissimi tifosi che sono entrati comunque in campo a rischio di spettacolari (e riuscitissime) scivolate sull’erba.

Velenosi e… costosissimi, come i contratti di cui il Vicenza confermatosi in B non potrà che cercare di disfarsi, se non vorrà rischiare oltre al crollo sportivo il tracollo economico.

Andiamo a ruota libera, un po’ sugli antefatti, un po’ sulle conclusioni e poco sulla partita, null’altro che un episodio – e del tutto marginale – rispetto alle attese di una stagione che si chiude e alle problematiche di quella che si apre. La Sampdoria voleva e doveva vincere per assicurarsi la salvezza: lo ha fatto con il minimo sforzo, un primo tempo da sei tiri in porta contro tre (ma quelli biancorossi era difficile chiamarli tiri) e un secondo di rari contropiede in cui il Vicenza, pur non insistendo più di tanto, avrebbe anche meritato il pareggio.

Partita? Macchè, una roba che si è trascinata via, per quasi un’ora sotto un abbondante acquazzone che è stato vissuto dalla tifoseria della Sud, i "Vigilantes" in particolare, come occasione per una festa tutta loro ("Il Vicenza siamo noi, solo noi"), una gioiosa danza della… pioggia della che ha escluso ogni velleità di (ulteriore) contestazione nei confronti di una squadra che non è stata amata non a torto e per principio (come evidentemente ritengono i giocatori) ma semplicemente perché i risultati li ha fatti con il contagocce e ben al di sotto delle aspettative dell’ ambiente.

Chiudiamo con il… "comincio", vale a dire la bella coreografia allestita per presentare il prossimo "mundialito", manifestazione organizzata dal Vicenza unitamente al Comune per i pulcini, con squadre che assumeranno i nomi delle 32 rappresentative nazionali impegnate in Corea e Giappone. Tutto bello, tutto colorato, tutto giusto: più aumenterà l’attenzione del Vicenza al settore giovanile e più avremo speranze che il ciclo continui. Lo diciamo con il conforto delle scelte dello "staff": per la prima volta, dopo… decenni, inserendo in formazione, tra campo e panchina, Maggio, Paoli, Zanetti, Roverato, Rostirolla, Nodari, Ferrari, tutti… vicentini, si dimostra l’inutilità (e la vacuità) della caccia ai fenomeni in Congo, Camerun, Tanzania e tante altre belle località (di villeggiatura?) care a procuratori e talent scout dell’ Italia calcistica. Questa è la strada, Vicenza, cerca di non perderti e di non perdere i contatti con "tutto" il calcio vicentino, che merita più attenzioni di quelle che troppo spesso anche nel passato si concretizzavano nel furto di qualche uovo (se poi dentro c’era anche davvero un pulcino, quella era la… sorpresa)..

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