Genova, Settembre 2003
Sera di fine estate.
Silenzio! solo silenzio.
Accendo la TV: programmi spazzatura, noiosissimi Film, trasmissione sportive
condite della solita tanta merda rossoblù.
L’istinto è immediato. Esclamo un bel “Ma vaffanculo”, afferro il telecomando, premo il pulsantino rosso con il simbolo tondo; lo schermo si oscura, le cazzate dei programmi spazzatura e i colori di merda della tv locale si spengono come per incanto. Mi alzo, accendo il PC ed esco sul terrazzo. Cerco Marte, non lo trovo, è nuvoloso. Torno al PC, scrivo un messaggio e torno fuori a respirare il fresco settembrino.
Da malato di “quei 4 Colori” non posso fare altro che pensare subito a loro e di un tratto mi assale un irrefrenabile voglia. Ho voglia di tornare la dentro; ho voglia di varcare quel cancello, ho voglia di sbucare dietro la porta, in quel parterre. Ho voglia di voltarmi e sentire quel sottile e violentissimo brivido di piacere che provo osservando la mia (la Nostra) Gradinata, dal basso verso l’alto.
Leggo quello
striscione “Fedelissimi” e sopra il nome della sua “Anima” , l’Angelo
Blucerchiato che sorvola ora ancora più in alto.
Ed ecco la, nella parete destra lo striscione più bello della Sud, il mio
preferito, quello tutto nero e Blucerchiato degli “Hihglanders”. Mi volto,
guardo i Distinti, leggo “Sono quei Colori Magici che ci fan venire i
brividi”, la firma dei Fieri.
Mi sento a casa. Avverto il profumo dell’erba fresca, cambio immagine;
riguardo quel prato e lo vedo ricoperto di bandiere, guardo il datario e leggo
17 Maggio 2003. Subito dopo lo riguardo: leggo 2 Settembre 2003. Sono tutti
Sogni ad occhi aperti, istanti di immaginazione del Reale, di quello che ORA,
in QUESTO MOMENTO vorrei più di ogni cosa.
Vorrei chiamare tutti, fare un passaparola gigantesco, uscire, andare a Marassi, entrare in quello stadio e vederVi tutti, bellissimi, alla luce dei riflettori. Mancano 2 Settimane all’esordio a casa, una casa dalla doppia valenza; di stadio e la categoria. 2 settimane sono troppe, non posso aspettare così tanto. E allora sapete cosa faccio?? Mi infilo la tuta, scendo, prendo la macchina e vado sotto la Sud, si, ho deciso che lo faccio, e lo faccio da solo, così, perché la voglia di Lei è troppo forte stasera.
Non è la prima volta che succede sapete? Cosa ci posso fare? A volte le grate esterne sono aperte, non i cancelli, quello sarebbe troppo. Certo è che stasera impazzirei per entrare, da solo in quello Stadio, raggiungere il mio posto, sedermi osservando lo stadio vuoto e silenzioso, magari ascoltando il sibilo del vento provenire delicato dai tralicci bianchi della copertura mentre lambiscono i tabelloni luminosi . Mi sdraierei per dormire su quella panca grigia, coperto solo dalla mia sciarpa. Silenzio, solo silenzio.
Sono dentro la Sud,
da solo, stò ascoltando una musica che nessuno sente; quella della Gradinata
Sud che dorme, che riposa, stanotte. E io nel suo Cuore ascolto le sue
pulsazioni lente, abbinate dall’odore di erba fresca, già annaffiata di
guazza.
Fra due sabati questo posto è una festa. SI canterà, si salterà, e,
........”forse si vincerà” . Ma oravoglio gustarmi questa magia, e voglio
raccontarvela perché non è giusto essere SAMPDORIANI senza condividere questa
Enorme Emozione con chi ha l’Anima colorata con i Colori che io Amo.
Dovevo dirvelo, non potevo. Non sono normale vero??? Beh, sapere cosa vi dico??? Vi dico che è troppo bello essere così anormali, fare cose così irrazionali e pazze. Lo si fa solo quando si è innamorati, e io lo sono per 4 Colori, che messi insieme in una determinata combinazione sono troppo belli per non poterli sentire “dentro”.
Chiudo rievocando
“I’m Alive, and the sun rises up so high”, una frase che appartiene ad una
canzone degli ELO in una colonna sonora di una Film bellissimo. Ognuno
possiede le proprie colonne sonore. Questa mi appartiene perché ad essa 20
anni fa ho associato i Colori del Paradiso. E’ una questione di “marchio
d’infanzia” e quel marchio è quello che rimane, per sempre.
Silenzio, solo silenzio;
“Your Friend has a dream; SAMPDORIA, when a dream comes true”
Axel
