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Massimo Donati

Ha avuto qualche difficoltà, quest'anno, dopo che il Milan l'ha girato al Parma e da lì è finito in un Torino condannato alla retrocessione senza appello. Ma Massimo Donati resta pur sempre uno dei migliori giovani (ha 22 anni) centrocampisti in circolazione, già passato in azzurro e già nell'orbita di una grande come, appunto, il Milan. Arriva a Genova dove avrà tutte le opportunità per riscattarsi e riprendere quel volo che, dopo tre anni di Atalanta, l'aveva portato nell'estate del 2001 a Milanello.

Lì è rimasto per tutta la stagione, infilando 17 presenze in campionato ma senza segnare. Quest'estate, grazie ai buoni rapporti tra l'allora dt del Parma Sacchi e la squadra rossonera, Donati era arrivato al Parma come no dei gioielli di una squadra giovane e destinata a riaprire un ciclo. Poi, però, è stato dirottato al Torino: 17 presenze e 4 gol, a testimonianza del fatto che il ragazzo c'è.Nasce nell'Atalanta, poi lo scopre il Milan. Quindi la Samp, per Massimo Donati, con l'occasione di rilanciarsi dopo una stagione difficile (cominciata a Parma e finita a Torino, con una retrocessione inevitabile).



Intervista:

Allora, Massimo: felice di arrivare a Genova?
"Felice e contento perché ritrovo tanti compagni dell'Atalanta, ritrovo degli amici, ritrovo Marotta...".

Ha influito la sua presenza nella tua scelta di accettare la Samp?
"Sicuramente sì. Il Direttore ha avuto ancora una volta grande fiducia in me, spero di ripagarlo come merita".

Scivoliamo sul personale. Cerchi un rilancio, un riscatto?
"Non so se si può chiamarlo così, quello che mi aspetto io è essenzialmente una stagione ad alti livelli della squadra, e poi anche mia: sono convinto che le due cose debbano sempre andare di pari passo. Insomma, spero che insieme si riesca a fare il meglio possibile...".

Sei alla Samp in prestito. Hai il Milan in testa, nei programmi futuri?
"Il Milan è la squadra dei miei sogni, la squadra per cui tifavo da bambino. Ma adesso sono alla Samp, e la Samp rappresenta una piazza che mi piace molto, parecchio. E la città è veramente bella, ci sono passato qualche volta (anche l'anno scorso, sono venuto a vedere Samp-Napoli) e mi ha fatto una grande impressione".

Che ambiente pensi di trovare? I tifosi sognano, dopo un mercato del genere...
"Cosa si aspettano loro non lo posso sapere, certo che Marassi è fantastico... Mica tanti stadi possono offrire cori e coreografie come quello. Poi è chiaro, le ambizioni non si possono nascondere anche perché il mercato che ha fatto la Samp l'hanno fatto in pochi e i presupposti per una grande annata ci sono: cercheremo di arrivare più in alto possibile, sempre senza perdere di vista quella realtà che parla della salvezza come obiettivo primario".

Novellino e il 4-4-2. Dove ti collochi?
"A centrocampo, come mezzo sinistro. In interdizione e in costruzione, mi piace fare entrambe le cose. Volpi e Palombo sono bravi, molto bravi: vedrò di ritagliarmi uno spazio...".

Conosci il mister?
"Al di là di quattro chiacchiere una volta che avevamo giocato contro, niente di più. Ma non ho ancora trovato nessuno che me ne parli male".