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Vincenzo Iacopino

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Dati anagrafici e tecnici

Ruolo: Difensore destro
Nazionalità: Italiana
Nato a: Modena il 10 Agosto 1972
Altezza * Peso: 180 cm * ?2 kg
Stagioni nella Sampdoria: 8

Stagioni alla Sampdoria

Stagione Competizione Minuti Presenze Gol
1992/93 Serie A 1.819' 21 0
Coppa Italia 93' 1 0
Totale 1.912' 22 0
1993/94 Serie A - 30 1
Coppa Italia - - -
Totale - - -
1994/95 Serie A - 10 0
Coppa Italia - - -
Totale - - -
1995/96 Serie A - 24 0
Coppa Italia - - -
Totale - - -
1996/97 Serie A - 17 0
Coppa Italia - - -
Totale - - -
2002/03 Serie A 1.867' 20 0
Coppa Italia 292' 3 0
Totale 2.159' 23 0
2003/04 Serie B 1.603' 18 0
Coppa Italia 190' 2 0
Totale 3.000' 32 0
2004/05 Serie A 1.028' 14 1
Coppa Italia 305' 4 0
Totale 1.333' 18 1
Totale nella Sampdoria - - -

Valutazioni stagionali alla Sampdoria

1992/93: VOTO: -

1993/94: VOTO: -

1994/95: VOTO: -

1995/96: VOTO: -

1996/97: VOTO: -

2002/03: VOTO: 7 Il nostro terzino destro già presente in blucerchiato negli anni 90, è tornato più maturo e concreto. Qualche infortunio ne ha condizionato il finale di stagione, ma finché è stato bene ha dimostrato buone qualità difensive e propositive. Si giocherà il posto anche per la massima serie.

2003/04: VOTO: 6,5 Altra stagione abbastanza positiva per questo terzino destro alla seconda esperienza in blucerchiato (dopo quella degli anni '90). Molto duttile, si è rivelato capace anche come centrale e come terzino sinistro. Non gli si può chiedere la luna, ma qualche avanzata con cross l'ha anche sfornata. Bene così.

2004/05: VOTO: 7 Falcidiato dagli infortuni è riuscito come sempre a fornire il suo prezioso contributo quando chiamato in causa, siglando tra l'altro uno dei più bei gol della stagione blucerchiata: gran tiro da fuori area a Firenze, gol importante per aver sancito la prima vittoria in campionato. Gli anni per lui sembrano non passare, sempre brillante e scattante.

Stagioni precedenti non alla Sampdoria

Stagione Squadra Serie Presenze Gol
2001/2002 PIACENZA Serie A 12 0
2000/2001 PIACENZA Serie B 29 0
1999/2000 PIACENZA Serie A 23 0
1998/1999 PIACENZA Serie A 21 0
1997/1998 PIACENZA Serie A 16 0
1991/1992 MODENA Serie B 29 0

Tore

Il congedo definitivo dalla Sampdoria (Estate 2005)

Come era arrivato, se n'è andato: in punta di piedi. Di lui si è parlato poco in questi giorni perché sembrava dovesse rinnovare il contratto ancora per un anno con la Samp, invece è giunta una proposta allettante da Mantova e Stefano Sacchetti, 33 anni il 10 agosto prossimo, ha deciso: «Mi sono preso ancora due giorni per ripondere, ma ormai è fatta».

Quindi, Sacchetti abbandona la Samp, dove ha passato otto stagioni: dal 1992 al 1997, poi intermezzo piacentino di cinque anni e, dal 2002, di nuovo a Genova. Totale presenze 178, scandite da pochi svolazzi, tanti movimenti scrupolosamente giusti e due gol (peraltro gli unici della sua carriera). «Mi mancherà, otto anni non sono cosa da poco, nel calcio moderno è abbastanza raro. Adesso le strade si sono divise, ma il legame resta».

Parla al telefono dalla Romagna, dove sta trascorrendo l'ultima parte delle vacanze iniziate a Mykonos, in Grecia. «Laggiù tutto bene, c'era gente ma non una cosa esagerata». Vacanza tranquilla, perfetta per lui, che a Genova usciva spesso la sera con Francesco Antonioli e Cristian Zenoni: «Siamo molto amici. Mi sono trovato bene con loro, due ragazzi seri, avevamo caratteri simili. Mi mancheranno molto, ma dai, c'è il telefono, e poi Mantova non è lontana».

Frasi che t'aspetti da un ragazzo a posto con un "buon carattere" come dicono tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui. Cosa non ti saresti aspettato da Sacchetti, semmai, avendolo conosciuto a vent'anni, era di rivederlo nella fase 2 con una zazzera incolta in testa. Capelli tagliati corti da signore quando è arrivato a Genova ragazzo, acconciatura simil rasta quando se n'è andato, a 32 anni. Perché? «Quando arrivai ero piccolino. E allora facevo quello che mi dicevano gli altri. Poi fai esperienza, esce la tua personalità».

A proposto di personalità, nella prima Samp di Sacchetti queste abbondavano. «C'erano tutti quelli dello scudetto tranne Vialli. Poi è arrivato anche Gullit, erano campioni ma anche uomini veri. Tra tutti ricordo con affetto Vierchowod, con cui sono stato anche a Piacenza. E pure Mancini, che mi aveva preso un po' sotto la sua ala». Ma è la sua seconda Samp che Sacchetti ricorda con più gioia: «Ho avuto l'impressione di viverla più da protagonista».

Poi con Novellino c'è sempre stato un ottimo rapporto. L'allenatore diceva spesso che Sacchetti, lui da sempre laterale sinistro, sarebbe stato uno tra i migliori difensori centrali d'Italia, se solo lo avesse voluto. «Esagerava. Giocavo a sinistra e vedevo i movimenti che facevano i centrali, così ho imparato da loro. Quando il mister mi ha chiesto di sostituirli ho giocato discretamente, ma dire che sarei uno dei migliori... forse era un modo di ringraziarmi per essermi fatto trovare pronto». E sono anche parole che scaldano il cuore, nel momento del congedo.

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