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Biagio Pagano

Stagioni alla Sampdoria

Intervista alla presentazione:

Allora, Biagio. Prime sensazioni da blucerchiato?
"Sono felice, contentissimo, soprattutto orgoglioso. Mi hanno detto di questa possibilità due giorni fa, era il mio compleanno: va da sé che ho accettato subito. La Samp ha una grandissima storia di Serie A, qui ritrovo Marotta e c'è pure un tecnico di valore come Novellino: era un'opportunità da non farsi scappare, sarei venuto anche a piedi".

A proposito di Novellino: come ti immagini il lavoro ai suoi ordini?
"Credo che lui sia una garanzia, è uno dei migliori allenatori in circolazione. Io non l'ho mai conosciuto di persona, ma me ne ha parlato parecchio Gautieri che l'ha avuto a Piacenza: e pure lui mi ha detto che è un grande".

Ambizioni, o sogni, per questa avventura? Tutto sommato qualche esperienza in giro, anche con l'Under 20, l'hai fatta. "Vengo per imparare, niente di più. Davanti ho dei grandi campioni, per me la Samp rappresenta una scuola dove crescere e maturare. D'accordo, ho fatto un campionato di C l'anno scorso e sono in nazionale: ma sia dal punto di vista tecnico che umano c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare".

Di solito giochi nella parte centrale del campo, sulla fascia. E' lì che rendi al meglio?
"Sono un esterno di centrocampo, esatto, destra o sinistra non fa differenza. Caratteristiche? Sono veloce e abbastanza tecnico".

Chiusura su Marassi e la Serie A. Dove hai già esordito: Juventus-Atalanta, al Delle Alpi...
"Ricordo lo stadio pienissimo, non mi aspettavo nemmeno di entrare e quando il mister mi ha mandato in campo non mi pareva vero... E poi Zidane: le cose che gli ho visto fare al mondo non le fa nessuno. Marassi? Ci ho giocato quest'anno, contro il Genoa: è uno degli stadi più belli d'Italia".

Tore

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