Finisce ai rigori il Trofeo Seat del Meazza. Lo vince la Sampdoria 6-5. Il Milan gioca solo nel primo tempo. Poi viene fuori la squadra di Novellino che, sotto di due gol, pareggia e ha la meglio dal dischetto. Nei 90' regolamentari gol Tomasson e Kakà; accorcia Bazzani, Flachi infila il 2-2 su papera di Dida.

Contro i blucerchiati Carlo Ancelotti disegna un Milan un po' precario. Senza Pirlo ai Giochi, Maldini, Seedorf, Inzaghi, Ambrosini e Pancaro infortunati, le scelte sono obbligate, anche se la formazione è di assoluta grandezza. Davanti a Dida schiera Stam centrale con Nesta, Cafu e Kaladze laterali. A centrocampo Gattuso, Rui Costa, Serginho, con il portoghese impiegato alla Pirlo, mentre Kakà gioca alle spalle del capitano Shevchenko e Tomasson. Novellino oppone ai rossoneri la seguente formazione: Antonioli; Zenoni, Castellini, Falcone, Tonetto; Diana, Volpi, Edusei, Doni; Flachi, Bazzani. Il 4-3-1-2 del Milan contro il classico 4-4-2 della Samp.

Primo tempo piacevole, soprattutto per constatare che Stam è già entrato nel tessuto rossonero e che Kakà ha già il lampo nelle gambe. Ma piacevole anche per merito dei liguri che giocano a testa alta, senza timori. Il primo guizzo del Milan è di Cafu al 20', un tiro da fuori area che termina sul fondo alla sinistra di Antonioli, seguito da un destro di Kakà neutralizzato dal portiere doriano. E' un Milan arrugginito, ma che regala sprazzi di buon gioco. Bazzani risponde al 22' girando bene di testa, ma a lato. Rodaggio. Si chiama così. Al 38' "rieccolo di nuovo". E' Tomasson che, servito splendidamente da Rui Costa (avvio difficile, poi cattedra) al centro dell'area, prende palla, evita Antonioli e infila. Il danese c'era e c'è. Come c'è Kakà: minuto 44', lunga distanza, fendente nell'angolo complice un'influente deviazione.

Nella ripresa rivoluzioni. Nel guadagna la Samp. Nel Milan subito Dhorasoo, Costacurta e Crespo. Nei liguri, spazio a Turci, Carrozzieri, Kutuzov e Sacchetti. Al 4' Serginho fallisce un rigore (fallo di mano di Tonetto): palla sul palo. Non sbaglia invece Bazzani che accorcia al 6' dopo una percussione di Tonetto; bello il colpo di testa del blucerchiato. Bazzani che potrebbe pareggiare al 9' in seguito a una leggerezza difensiva del Milan. Al 12' Dida si imbrocchisce non trattenendo un pallone calciato da Flachi: palla in gol per il 2-2.

Si sentono le mancanze di Stam, doppia sicurezza, Kakà, genio, e Sheva, potenza e movimento. Ovvero Milan uguale a lentezza, poca fantasia. Gioca la Samp, il Milan balbetta in difesa. Tomasson ci prova. Entra Rossini al posto di Bazzani. Dida si supera respingendo al 26' un punizione di Doni. Bravi i doriani. I rossoneri sono stanchi e non fanno più girare la palla. Dhorasoo un po' si danna, Crespo non è pronto. Ma nemmeno Rossini che manca il colpo al 90'. Poi i rigori.