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Amichevole: Cuneo, 5 Gennaio 2006

Cuneo-Sampdoria 1-2

20' Diana, 67' Giusmini, 78' Arnulfo

CUNEO (4-4-2): -. All.: -.

SAMPDORIA (4-4-2): Antonioli (46' Castellazzi); Zenoni (46' Zamboni), Pavan, Sala, Tonetto; Diana (46' Soddimo), Volpi (46' ?), Dalla Bona (46' ?), Kutuzov; Flachi (46' Arnulfo), Bazzani (46' Colombo). All. Novellino.

Cronaca e commento della partita di oggi (dal Secolo XIX)

Flachi c'è, e si sapeva viste le ultime partite. Bazzani non ancora, e si temeva, dato che arriva da un infortunio - con relativa operazione - ai legamenti del ginocchio. L'amichevole di Cuneo (2-1 per la Samp, gol di Diana, Gusmini e Arnulfo) è soprattutto una prova generale del nuovo attacco blcerchiato dopo la resa di Emiliano Bonazzoli, i cui destini si incrociano - purtroppo come i legamenti - proprio con quelli di Fabio Bazzani.

L'allenatore blucerchiato, Walter Novellino, aveva annunciato che avrebbe cambiato modulo in attacco: Flachi sarebbe passato prima punta, Bazzani a fargli da supporto. Novellino, a Cuneo, mantiene la promessa. Francesco Flachi è di nuovo in quella posizione avanzata che l'anno scorso gli aveva permesso di fare la sua miglior stagione da realizzatore in serie A.

Bazzani qualche passo dietro al numero 10 (i numeri, a Cuneo, sono quelli di una volta, dall'uno all'undici, ma Flachi ha sempre lo stesso sulla schiena), a fare da ponte con il reparto mediano del campo. La prova riesce a metà. Nel senso che Flachi gioca un primo tempo (nel secondo, entrambi gli allenatori rivoltano le squadre completamente) molto buono, speso soprattutto alla ricerca dell'assist per il compagno di reparto, e amico, Fabio Bazzani.

Bazzani va anche vicinissimo al gol al 32': Flachi gli appoggia palla in area, posizione centrale. La porta è vuota, Bazzani calcia, ma all'ultimo momento arriva l'ex sampdoriano Solari che in spaccata devia in calcio d'angolo. Per il resto Bazza dà ancora l'impressione di essere convalescente: potrebbe colpire di testa al 40', ma non lo fa; al 44' tenta una mezza rovesciata da buona posizione, ma il tentativo abortisce. Il campo e il luogo non aiutano molto. I due attaccanti hanno disputato per intero i primi 45', con il numero 10 che ha tentato di mandare in gol l'ariete sampdoriano, quando, alla mezz'ora si è involato a rete, ha scartato il portiere e, alzando la testa, ha servito il compagno che non è riuscito a concludere. I gol della gara sono stati realizzati da Diana e Arnulfo per la Samp e da Gusmini per i padroni di casa. La prestazione del numero 9 non è stata esaltante tanto che i 2000 tifosi presenti sugli spalti lo hanno «beccato» con dei fischi, che hanno irritato il tecnico.

Il terreno è fatto di erba rinsecchita dal gelo, dalla tribuna Monviso (il nome dice molto...) si guarda la sagoma imponente della Bisalta (o Besimauda), così detta per la doppia vetta, completamente innevata. Tutti hanno paura di farsi male, ed è comprensibile che si tiri un po' indietro la gamba.

Il nuovo (ritrovato) attaccante della Sampdoria, Colombo, è entrato nel secondo tempo che ha disputato in maniera più che accettabile. E' stato soprattutto protagonista di un'ottima e ripetuta triangolazione con Kutuzov, terminata con un tiro, proprio di Colombo, di poco a lato. In realtà, il secondo tempo, con le squadre rivoluzionate, ha visto il Cuneo molto intraprendente. I piemontesi sono stati premiati dal gol di Gusmini, reso poi vano dall'elegante e ravvicinato tocco di Arnulfo nel finale.

Il test di metà settimana contro il Cuneo del presidente Franco Arese, signor Asics e presidente della federazione di atletica, ha dato comunque a Novellino buone indicazioni. Ma tutto sommato le notizie migliori arrivano dall'infermeria: Pisano, Gasbarroni e Castellini, qui assenti, saranno tutti recuperati per domenica.

Commenti dal Forum della Sampdoria

Il dopo partita, interviste:

Novellino: «Primo tempo bene, ho visto un bel lavoro sugli esterni. Bazzani bene, gli è mancato solo il gol, è stato sfortunato. Bene anche Colombo. Fabio viene da un infortunio, non dobbiamo chiedergli troppo. Ma è molto motivato, sono sicuro che saprà darmi quello che voglio».

Bazzani: «La cosa buona è che anche su un terreno di questo tipo, duro e sconnesso, ho avuto la sensazione che il ginocchio tenesse. Devo riuscire a ritrovare la condizione il prima possibile. E' chiaro che sono  ancora indietro, ma la condizione viene sul campo, soffrendo, non è un dono  della natura. Sì, gli allenamenti servono, ma fino a un certo punto. La condizione la dà la partita, devo riuscire a sopportare, non c'è la brillantezza dei tempi migliori. Devo sopperire facendo le cose semplici, come mi chiede l'allenatore e devo lavorare per Francesco, che ha chiaramente una condizione più brillante».

by Tore

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