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Cristiano Doni

Estate 2003: A margine della riunione tra le varie società, il dg blucerchiato Giuseppe Marotta ha incontrato il presidente dell'Atalanta Ivan Ruggeri e le due società hanno subito raggiunto l'accordo per il trasferimento in blucerchiato di Cristiano Doni. Anche con il calciatore è stata subito trovata l'intesa: Doni ha sottoscritto con la Samp un contratto pluriennale.

Doni, centrocampista offensivo, 26 gol nelle ultime due stagioni di A e 33 nelle ultime tre, ha anche già esordito con la maglia azzurra della nazionale, partecipando ai Mondiali di Giappone e Corea. E proprio con il Giappone, il 7 novembre 2001, in amichevole, Doni ha esordito: vantaggio nipponico al 9' con Yanagisawa (e la Samp s'è assicurata anche lui) e pareggio proprio del centrocampista allora atalantino Doni (entrato nell'intervallo al posto di Totti).

Il fantasista romano, dopo le eccellenti annate in maglia atalantina, non è riuscito a trovare la giusta regolarità in blucerchiato e pur facendo vedere grandi doti tecniche che fanno parte del suo repertorio, è riuscito ad incidere pesantemente solo per un certo numero, nemmeno tanto alto, di partite. Il rimpianto è soprattutto per i continui infortuni capitati al giocatore senza i quali probabilmente Novellino avrebbe puntato molto di più su di lui.

Ruolo: Centrocampista Avanzato
Nazionalità: Italiana
Nato a: Roma il 1 Aprile 1973
Altezza * Peso: 185 cm * 80 kg
Stagioni nella Sampdoria: 2

Stagioni alla Sampdoria

Stagione Competizione Minuti Presenze Gol
2003/04 Serie A 1.814 22 6
Coppa Italia 91' 2 1
Totale 1.905' 24 7
2004/05 Serie A 1.227 22 1
Coppa Italia 114' 2 3
Totale 1.340' 23 4
Totale nella Sampdoria 3.245' 48 11

Valutazioni stagionali alla Sampdoria

2003/04: VOTO: 6+ Il vero Cristiano Doni lo si stava vedendo nel girone di ritorno, poi purtroppo è arrivato l'infortunio nella fase in cui forse sarebbe potuto rilevarsi decisivo visto il crescendo di forma. All'andata diverse partite sono state irritanti ma 7 gol in 24 partite, tra campionato e coppa li ha comunque segnati. Molti pensano che sarà il migliore acquisto dell'anno prossimo. Personalmente sono fiducioso su questa idea, se non ci saranno problemi fisici ovviamente.

2004/05: VOTO: 6,5 Anche la seconda stagione si chiude per lui tra i rimpianti, non riuscendo a far vedere con continuità, a causa degli infortuni,  quello che lui (e pochi altri in squadra) sa fare, cioè la differenza in una formazione non certo ricca di "piedi buoni". La sua giornata migliore in stagione resta la partita di ritorno in coppa Italia col Cagliari quando ha letteralmente trascinato la squadra a sfiorare una grande impresa dopo la "caporetto" dell'andata. Vedremo se la società avrà ancora la pazienza di attenderlo o proverà ad inserirlo in qualche trattativa.

Stagioni precedenti

Stagione Squadra Serie Presenze Gol

Intervista dopo l'ufficializzazione:

Cristiano Doni ha 30 anni e una stagione strana alle spalle. Primo, l'Atalanta è retrocessa, e secondo, lui non ha reso come l'anno prima. Ma si può trovare qualcosa da dire a uno che fa il centrocampista e negli ultimi 3 anni di A ha segnato qualcosa come 33 gol? A uno che dalla provincia s'è conquistato l'Italia e un biglietto per il Mondiale? Si può dir qualcosa a uno che arriva alla Samp come il tocco di classe di un mercato di per sé notevole? Tendenzialmente, no.

Allora, Cristiano. Lasci l'Atalanta e si chiude un capitolo bello grosso della tua vita.
"Cinque anni a Bergamo non si dimenticano in un attimo. Sono stati anni importantissimi, la società, la squadra e la gente mi hanno voluto bene e a loro devo tantissimo: non posso non ringraziarli, adesso che me ne vado".

E' stato un anno strano, l'ultimo. Da te tutti si aspettavano moltissimo, volevano un'altra stagione come il 2001/2002, e anche se hai segnato 10 gol qualcuno ha storto il naso. Perché?
"Stagioni come quella prima del Mondiale sono magiche, tutto qui. E venendo da un'annata come quella ci si attendeva da me un rendimento dello stesso livello... Purtroppo, forse anche inconsciamente, ho patito il ritorno dal Mondiale e sono partito male in campionato, e l'annata è finita anche peggio di com'era iniziata. In fondo, non sarà stata una stagione totalmente negativa, per me, ma la retrocessione resta una macchia che non si cancella".

Anche per questo la trattativa con la Samp s'è sbloccata solo da poco? Il tuo nome girava già da tempo, da queste parti.
"Sinceramente credo sia stato giusto allacciare i contatti soltanto una decina di giorni fa, una volta che l'obiettivo - peraltro importantissimo - che avevo in testa era svanito. Al resto, finché con l'Atalanta potevamo salvarci, non pensavo. Lo faccio adesso e sono felicissimo di quel che vedo".

E allora veniamo a oggi, alla Samp. Fa piacere essere considerato il fiore all'occhiello di una gran bella campagna acquisti?
"La responsabilità di questo ruolo che mi è stato dato non la sento. Sento solo la grande voglia, l'entusiasmo che questa città ha nei confronti della squadra: questo sarà di stimolo per me e per tutti i miei compagni. E poi lo sapevo che Marotta si sarebbe mosso a dovere, che avrebbe tirato su un mercato che va anche al di là delle previsioni: il Direttore è esperto e sa fare il suo lavoro, io lo conosco bene".

Cosa ti ha convinto a scegliere la Samp?
"Pur essendo una neopromossa, era la squadra che suscitava il maggior interesse. Ha un blasone, ha una società importante, ha una città dietro che ha voglia di calcio... E io sono felice di essere qua".

Capitolo Italia, intesa come nazionale. Il tuo esordio risale al 7 novembre 2001, 1-1 col Giappone con gol tuoi e di Yanagisawa che adesso ti ritroverai a fianco in campionato. Che impressione ti aveva fatto, quel giorno?
"Onestamente non conoscevamo i giocatori che avevamo di fronte. Ma anche se era un'amichevole, ricordo che ci fecero una grossa impressione: tra l'altro il gol di Yanagisawa era stato pure molto bello... Speriamo che rinfreschi quel ricordo anche con la Samp".

Con Trapattoni, in maglia azzurra, hai giocato sia da trequartista che poi, al Mondiale, da esterno di sinistra di centrocampo. E a Bergamo, con un 4-4-2 standard come quello di Novellino, giocavi di nuovo largo sulla fascia. E' quello il ruolo in cui rendi meglio? O preferisci fare la seconda punta?
"Io sono un centrocampista, questo è quanto. Poi, d'accordo, ho fatto anche l'attaccante e pure il centrale in mezzo al campo, ma sono anni che gioco da esterno...".

Chiusura sempre con vista sull'azzurro. Non sarebbe male riprendersi una fetta di considerazione del Trap e strappare un posto per l'Europeo, no?
"Beh, no, ma io ho sempre creduto, adesso come quando ero in quel giro, che conquistare la nazionale sia solo una logica conseguenza di come si gioca in campionato. Poi è chiaro, l'Italia è l'ambizione di tutti e a maggior ragione lo è per chi l'ha vissuta... Ho trent'anni, sono nel pieno della mia carriera e la voglia di riprendermi un posto ce l'ho: ma potrò farlo solo attraverso il lavoro mio e i risultati della Samp".

Intervista alla presentazione ufficiale:

Cristiano Doni si presenta così ai tifosi blucerchiati: 

"L'anno scorso per me è stata una stagione deludente, culminata con la retrocessione dell'Atalanta. Attendo il prossimo campionato per riscattarmi personalmente e far bene con questa maglia"." Il nostro obiettivo principale dovrà essere la salvezza -afferma Doni- perché ho potuto constatare sulla mia pelle con la maglia dell'Atalanta che quando si vuol fare il passo più lungo della gamba il rischio di crollare è grandissimo. Intanto pensiamo a salvarci, poi se verrà qualcosa di più saremo felici. Ma piedi ben saldi a terra". Obiettivo salvezza, secondo Doni, ma anche la certezza di essere approdato in una grande piazza: "La Sampdoria -dice l'ex atalantino- è una società relativamente giovane ma ricca di fascino e blasone. Sono onorato di essere stato scelto dal direttore Marotta".

Qual è il ruolo preferito da Cristiano Doni?

"Gioco sempre dove mi dice il mister -afferma- e non ho mai avuto problemi in nessuna posizione. Chiaro, negli ultimi anni ho giocato più di frequente all'esterno sinistro. Ci sarà da difendere con Novellino? Vorrà dire che difenderò, non c'è problema". "La Nazionale è il premio che arriva se hai fatto bene col tuo club -osserva Doni- pertanto sono ancora più stimolato a dare tanto per la Samp per riconquistare la maglia azzurra che ho assaporato l'anno scorso ai Mondiali".

Qualche legame con Genova nel passato di Cristiano Doni, che però non si sente "genovese": "Sono nato a Roma da genitori genovesi -spiega- ma non ho mai abitato a Genova. Non mi sento genovese ma mi fa sicuramente piacere arrivare nella città dei miei".

Gli si fa notare che al momento è lui il colpo principale del mercato blucerchiato, e Doni risponde: "Non sento il peso, mi piacciono le responsabilità, so che la gente si aspetta tanto da me, ma non ho paura, anzi, sono stimolato".

Doni commenta il mercato della Samp: "Sono arrivati tanti giovani bravi, alcuni li conosco perchè abbiamo giocato insieme all'Atalanta, sono sicuro che faranno bene". Cristiano Doni  si lascia scappare un'affermazione sibillina: "A quanto ne so il mercato della Samp non è ancora finito..."

Attaccante o centrocampista? In coppia con Bazzani o sulla sinistra?

Doni non ha dubbi: "Sono un centrocampista con il vizio del gol, mi è sempre piaciuto segnare e reti ne ho fatte abbastanza, spero di continuare anche con la maglia della Samp""

Non mi piace fare pronostici -frena Doni- ma sicuramente la Samp è una squadra che potrà dire la sua nel prossimo campionato. E' una tappa importante per me, nè punto di partenza nè punto d'arrivo, ma me la voglio giocare bene".

Sono 92 le reti segnate da Cristiano Doni in carriera: 34 in serie A (su 104 presenze), 32 in serie B (su 121 presenze), 11 in C1 (56 gare giocate), 6 gol in C2 (su 31 gettoni) e 9 in Coppa Italia (su 29 presenze).

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